Ipertensione: stile di vita e alimentazione per ritrovare l’equilibrio

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L‘ipertensione è un problema di salute sempre più diffuso, ma può essere gestita attraverso scelte consapevoli nello stile di vita e nell‘alimentazione. In questo articolo esploreremo quanto siano fondamentali una dieta equilibrata, l’attività fisica e adottare uno stile di vita sano per il benessere e il controllo dell’ipertensione.

Scopriamo insieme come piccoli cambiamenti quotidiani possano avere un grande impatto sul nostro benessere.

Cosa vuol dire ipertensione?

L’ipertensione è una condizione caratterizzata da uno squilibrio nella pressione sanguigna, che si verifica quando il sangue viene pompato dal cuore nei vasi sanguigni

Esistono due tipi principali di pressione: la pressione sistolica, conosciuta come “massima“, e la pressione diastolica, nota come “minima“.

  • La pressione sistolica rappresenta la forza necessaria affinché il ventricolo del cuore pompi il sangue ossigenato dai polmoni verso l’aorta, la principale arteria che origina dal cuore. 
  • D’altra parte, la pressione diastolica corrisponde alla massima dilatazione del ventricolo, quando accoglie il nuovo sangue ossigenato. 

Due movimenti quindi che sviluppano due pressioni differenti, una di contrazione ed espulsione e l’altra di rilascio e di riempimento, esattamente come i polmoni e il movimento della respirazione, la fase di assorbimento dell’ossigeno tramite l’inspirazione e dilatazione del polmone (riempimento) e la fase di contrazione e quindi di rilascio dell’aria carica di CO2 con l’espirazione.

Come misurare la pressione in modo corretto?

L’andamento preciso della pressione arteriosa viene solitamente misurato con l’holter pressorio, un dispositivo a bracciale che si indossa per 24 ore e che monitora ad intervalli regolari le variazioni dei valori pressori. 

Questo esame permette di tracciare un profilo dettagliato della pressione durante l’intera giornata, fornendo una visione accurata delle condizioni della persona in momenti diversi. 

Ma quali fattori possono causare variazioni della pressione tali da sfociare in uno squilibrio preoccupante e quindi in una situazione di allerta?

Ipertensione psicosomatica: quali possono essere le cause?

L’ipertensione può essere influenzata da fattori psicologici e fisici

Lo stress psichico, che include emozioni come paure, rabbia, frustrazione, dolore e sofferenza, insieme a fattori psico-fisici come il dolore da traumi (incidenti, cadute, tagli o eccesso di attività sportiva), può manifestarsi in forme di alta intensità ma di breve durata (acuto) o di bassa intensità ma costante (cronico). 

Questi tipi di stress portano a livelli elevati di cortisolo, l’ormone responsabile della gestione delle risposte allo stress e dei meccanismi di sopravvivenza noti come “lotta o fuga“.

Cosa provoca l’aumento di cortisolo?

Quando il cortisolo aumenta, il corpo attua una serie di adattamenti per garantire un adeguato rifornimento di sangue e ossigeno, anche in situazioni di emergenza. Tra questi adattamenti vi è la ritenzione di liquidi (dove l’aldosterone viene sostituito dal cortisolo a livello renale) e la vasocostrizione, che comportano una maggiore resistenza al flusso sanguigno e, di conseguenza, valori più elevati di pressione arteriosa.

È importante ricordare che intervenire “artificialmente” su questo meccanismo di adattamento, senza risolvere le cause profonde dello stress, può risultare controproducente.

Sebbene inizialmente possa sembrare una soluzione sicura, nel lungo termine non porta a una vera guarigione

I pazienti devono affrontare il disagio che il corpo sta cercando di comunicare, per garantire un miglioramento duraturo della salute e un controllo efficace dell’ipertensione.

Alimentazione e stile di vita: fattori chiave per controllare l’ipertensione

Un’alimentazione squilibrata può contribuire significativamente all’ipertensione. Tra i principali responsabili vi è l’eccesso di sale, presente in diverse tipologie di alimenti come:

1. Carboidrati salati e farine raffinate: alimenti come pane, pizzette, cracker e grissini, che non solo contengono zuccheri, ma anche elevate quantità di sale.

3. Cibi in scatola: spesso ricchi di sodio, questi alimenti possono contribuire all’introduzione di sale in eccesso nella dieta.

4. Affettati e salumi: prodotti elaborati che contengono alte concentrazioni di sale.

5. Vegetali sotto sale: come capperi e olive, che possono aumentare ulteriormente l’assunzione di sodio.

Altri fattori

Oltre all’elevato contenuto di sale, anche il fumo e il consumo eccessivo di alcolici, come vino, birra e superalcolici, rappresentano fattori di rischio per la pressione arteriosa.

In aggiunta, l’aumento di peso, la mancanza di attività fisica e altri fattori di rischio sono indicatori evidenti di uno squilibrio pressorio

Il primo passo da fare

Questi elementi possono essere affrontati dal paziente attraverso modifiche nella dieta e nello stile di vita. Il primo passo è riportare il paziente a un peso corporeo sano, affrontando eventuali situazioni di sovrappeso o di obesità e adottando abitudini di vita più sane.

Spesso, un intervento sostenibile e non drastico, concordato con il paziente, può portare a un miglioramento immediato della condizione ipertensiva, senza la necessità di ricorrere a farmaci.

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