Il fegato è un organo straordinario, protagonista silenzioso di funzioni vitali che influenzano non solo la nostra salute fisica, ma anche il nostro benessere emotivo. In questo articolo, inizieremo esplorando il ruolo fisiologico del fegato e i migliori consigli per mantenerlo in equilibrio con l’alimentazione. Nella seconda parte, approfondiremo invece il legame tra fegato, emozioni e psiche.
Un viaggio completo per comprendere e prenderci cura di questo fondamentale alleato del nostro organismo.
Il magazzino dei nutrienti del nostro corpo
Il fegato, il più grande organo ghiandolare del nostro corpo, funziona come una vera e propria spugna che assorbe i nutrienti, tra cui gli zuccheri, che vengono immagazzinati sotto forma di glicogeno. Durante la giornata, quando i pasti sono lontani, il fegato rilascia queste riserve per mantenere stabile la glicemia, assicurando un costante apporto di energia agli organi.
Oltre agli zuccheri, il fegato è coinvolto nell’assorbimento di proteine e grassi, tra cui le vitamine liposolubili, come la vitamina D, fondamentali per il nostro benessere.
Fegato e vitamina D: quando il filtro dell’organismo si intasa
Questo ci porta a riflettere su come il diffuso stato carenziale di vitamina D possa essere parzialmente causato da un fegato e da vie biliari compromessi, intasati dal grasso (il cosiddetto fegato grasso o steatosi epatica) e infiammati a causa di un eccesso di farmaci e di cattive abitudini alimentari, in particolare quelle troppo ricche di zuccheri.
Quando il fegato è in queste condizioni, la sua capacità di assorbire e metabolizzare la vitamina D viene ridotta.
Il fegato, infatti, è un organo filtro fondamentale nel processo digestivo, poiché contribuisce alla digestione attraverso la produzione della bile.
Questa sostanza emulsiona i grassi, essenziali per la costruzione delle strutture cellulari e per la sintesi di alcuni ormoni, facilitando il loro assorbimento nell’intestino.
Fegato in difficoltà: quali sono i sintomi?
I sintomi più comuni che indicano un fegato in difficoltà includono:
- Gonfiore addominale.
- Sensazione di stanchezza persistente.
- Difficoltà nella digestione.
- Pelle secca e disidratata.
- Fatica nel perdere peso.
- Prurito cutaneo.
- Peggioramento delle condizioni metaboliche, con un aumento del rischio di diabete e ipercolesterolemia.
Quando si manifestano questi segnali, è importante prestare attenzione, poiché potrebbero essere indicativi di uno stato di sofferenza del fegato che, se non affrontato, può compromettere ulteriormente la salute generale.
La primavera: il periodo migliore per depurare il fegato!
Se non si interviene per migliorare la funzionalità del fegato, la maggior parte dei tentativi di alleviare i sintomi descritti rischiano di risultare inefficaci.
La primavera rappresenta quindi il momento ideale per prendersi cura del nostro fegato, poiché segue un periodo invernale che, anziché essere caratterizzato da un comportamento di moderazione alimentare come avviene in alcune specie animali durante il letargo, è spesso segnato da eccessi (tra le festività natalizie e il Carnevale).
Per affrontare la stagione primaverile con vigore e ricaricare le nostre energie, è fondamentale correre ai ripari. Vediamo insieme come nel prossimo paragrafo.
I cibi migliori per la rigenerazione epatica
Iniziamo con la dieta: alcuni cibi sono essenziali per stimolare la rigenerazione del fegato e favorire una corretta produzione e flusso biliare. Tra questi troviamo:
- Carciofo: ottimo drenante biliare.
- Tarassaco: supporta la depurazione epatica e renale.
- Rucola, aglio, cipolla e cavolo nero: ricchi di zolfo, sono perfetti per disintossicare l’organismo dai metalli pesanti.
- Curcuma (da abbinare al pepe nero per migliorarne l’assorbimento) e zenzero: insieme costituiscono la base per il famoso “Golden Milk”, una bevanda a base di latte vegetale, zenzero fresco, pepe nero e curcuma.
- Rosmarino: aiuta a migliorare il metabolismo epatico, regolando sia la gestione degli zuccheri che la produzione di colesterolo.
- Mela: una frutta che supporta la depurazione e il buon funzionamento del fegato.
- Limone: stimola la secrezione biliare e ha un effetto alcalinizzante.
- Melograno: ricco di antiossidanti, favorisce la salute del fegato.
- Olio d’oliva: fonte di grassi sani che supportano il fegato.
- Avocado: ricco di nutrienti che favoriscono la disintossicazione epatica.
- Integratori a base di Glutatione: una proteina solforata prodotta dal fegato, potente depuratore che favorisce la salute epatica.
Questi alimenti e integratori aiutano a ripristinare la funzionalità del fegato, supportando la depurazione e la gestione dei nutrienti vitali per il nostro organismo.
Esempio di menù giornaliero depurativo
Ora passiamo a una giornata tipo dedicata alla depurazione vera e propria attraverso l’alimentazione. Questa giornata può essere ripetuta da una a tre volte a settimana ed è ideale per avviare e sostenere il processo di depurazione durante questo periodo.
- Colazione: prima di tutto, appena svegli, acqua e succo di limone tiepidi, poi passare a gustare 1 mela con dello yogurt bianco greco o kefir a cui aggiungiamo dei semi chi chia (1-2 cucchiaini), oppure mela e un Golden Milk (latte d’oro, vedi ricetta sopra) con semi di chia.
- Spuntino: tisana al tarassaco.
- Pranzo: una bella insalatona con rucola, carciofi, avocado arricchita con quinoa, olio, curcuma e pepe nero.
- Spuntino: latte d’oro o tisana al tarassaco.
- Cena: vellutata di cavolfiore o cavolo nero+zenzero e del pesce sia salmone che pesci bianchi più delicati di sapore.
Che cosa evitare
Per favorire una depurazione efficace del fegato, è importante evitare alcuni alimenti che potrebbero appesantirlo e ostacolare il processo di disintossicazione. Ecco i cibi da limitare o eliminare:
- Alcolici: l’alcool è una sostanza tossica per il fegato a tutti i suoi livelli.
- Zuccheri: dolci, zucchero bianco, e carboidrati eccessivamente raffinati.
- Fritti e prodotti pre-fritti: cotolette, bastoncini di pesce, pepite, ecc.
- Eccesso di latticini grassi: in particolare i formaggi.
- Eccesso di sale.
- Eccesso di cibi industriali: spesso ricchi di conservanti e additivi.
Questi alimenti, se consumati in eccesso, possono compromettere la capacità del fegato di svolgere correttamente le sue funzioni vitali.